- non hai pagato una o più rate del tuo o dei tuoi prestiti/mutui o carte di credito?
- sei stato segnalato per una sofferenza o un pignoramento a causa di un momento di difficoltà'?
- non le hai ancora regolarizzate? Le hai già saldate? Stai piano piano risolvendo?
- per loro hai troppi prestiti/mutui/fidi/carte di credito in corso? Sei sovraesposto?
- sei stato protestato per una o più cambiali o assegni? Le hai pagate, ma ti hanno detto che ci vogliono tanti anni per cancellarle?
Nonostante tu sia una persona onesta e meritevole che ha sempre onorato i suoi impegni, un "momento no" capita a tutti durante la propria vita, purtroppo ti senti dire che non c'è niente da fare, che non dipende da loro, che tutto è automatizzato e, se ti dice bene, che devi aspettare non so quanto tempo per essere di nuovo finanziabile! E ti viene detto proprio da coloro che ti hanno fatto la segnalazione.
Lo sapevi che non esiste solo l'istanza di cancellazione, ma che ci sono altri strumenti per poter cercare di risolvere il problema? Le istanze di sospensione, le istanze di rettifica o le istanze di riconversione sono solo alcune tra le tante opzioni che i nostri consulenti legali mettono a tua disposizione insieme alla loro immensa esperienza.
Per le cancellazioni dei protesti possiamo procedere
ANCHE SENZA IL POSSESSO DEL TITOLO.
Hai smarrito la cambiale o l'assegno protestato? Non ritrovi più il documento che ti è stato consegnato dalla banca? Non preoccuparti da noi risolverai il problema attraverso la ricostruzione del titolo. I nostri consulenti ti aiuteranno a superare anche quest'ostacolo.
Importante è sapere che per ciò che riguarda il protesto di cambiali, la stessa negativa segnalazione può essere cancellata anche il giorno dopo l'avvenuto protesto. Per ciò che invece riguarda gli assegni, la cancellazione può avvenire solo dopo un anno e un giorno (in casi particolari le tempistiche sono molto più celeri, ad esempio in situazioni di illegittimità del protesto, assegno rubato o smarrito ecc.)
ECCO PERCHÈ È OBBLIGATORIO AFFIDARSI AD ESPERTI DEL SETTORE.
AFFIDA AI NOSTRI CONSULENTI LEGALI LA TUA SITUAZIONE E INSIEME FAREMO DI TUTTO PER RISOLVERSA!
SE VUOI CONTINUARE A "FARE RICHIESTE" CONTINUA COSÍ, SE VUOI INVECE SERIAMENTE RISOLVERE.
in ottemperanza alla delibera del 16 nov. 2004 del codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti, pubblicata sulla G.U. del 23 dic. 2004 n. 300.
Una domanda frequente che viene fatta da chi si accinge a richiedere nuovi prestiti è quella di poter essere cancellati dalla banca dati dei cattivi pagatori.
Occorre ricordare che la banca dati dei cattivi pagatori non è unica, ma esistono diversi sistemi informativi a disposizione degli enti finanziatori che registrano le richieste e le operazioni finanziarie, come i prestiti, effettuate dai clienti.
Queste banche dati, che altro non sono se non dei registri informatizzati, non contengono solo i nominativi di coloro che hanno avuto problemi creditizi, come ritardi nei pagamenti delle rate di prestiti, mutui e carte di credito o protesti di assegni e cambiali, ma anche quelli di coloro che hanno pagato regolarmente i loro prestiti.
Quando si richiedono prestiti, le finanziarie e le banche interrogano queste banche dati per avere informazioni sul richiedente del prestito e sul suo storico come pagatore: "buono" nel caso di pagamenti regolari, "cattivo" nel caso fossero segnalate a suo carico delle insolvenze. Essere stati segnalati a queste banche dati come cattivi pagatori causa l'esclusione dall'accesso a successivi prestiti, finché non se ne viene cancellati.
La raccolta delle informazioni avviene attraverso due tipologie di centrali rischi : "pubbliche" e "private".
Le prime sono fondamentalmente due e sono state istituite per legge: sono la Centrale Rischi della Banca d'Italia, che riguarda esposizioni (mutui, anticipazioni, aperture di credito ecc…) pari o superiori a 30.000,00 € e la Centrale di Allarmi interbancaria (CAI) che contiene informazioni sull'emissione di assegni bancari e postali e delle carte di pagamento.
Le centrali rischi private sono invece società di raccordo del sistema bancario, che custodiscono i dati di esposizioni relative anche a pochi migliaia di Euro (importi che vanno da 0 a 31.246,00 €) e che sono costituite per fornire alle banche e alle finanziarie che vi aderiscono un servizio certamente prezioso, finalizzato a limitare i rischi nella concessione del credito, ma che possono creare anche qualche problema a coloro che sono censiti in tali archivi se le informazioni non sono corrette o non aggiornate.
Fra le più note attualmente in funzione in Italia vi sono la CRIF, la CTC e l'Experian.
VGA Consulting s.r.l.s., società specializzata nell'ambito della Volontaria Giurisdizione, nasce per soddisfare le esigenze di tutti quei clienti che per un motivo o per l'altro non riescono ad accedere al mercato del credito e hanno bisogno di essere riabilitati finanziariamente.
La tipologia di servizi che VGA Consulting s.r.l.s. offre alla sua clientela rientra come classificazione nell'ambito della cosiddetta "Volontaria Giurisdizione". Questo significa che si tratta di servizi, soprattutto per quanto riguarda le rettifiche o le sospensioni dei dati positivi e/o negative dalle Banche Dati "Private" (Crif, Experian, CTC) ovvero gli esposti rivolti alle Banche Dati Pubbliche (Centrale Rischi della Banca d'Italia e Protesti) che ciascun cittadino, a rigor di logica, può legittimamente esperire senza il patrocinio di un difensore tecnico, cioè in altre parole non richiede, di norma, di essere assistiti da un avvocato.
Questo, però non deve, porre il cliente nella convinzione di poter agire da solo. In teoria potrebbe, ma, in pratica, il più delle volte, si rischia di perdere tante ore di lavoro inutilmente senza riuscire a risolvere il problema o, magari, a risolverlo solo in parte vanificando la vera finalità dell'operazione. Per questo motivo è meglio rivolgersi ai professionisti del settore che sanno perfettamente come e dove "mettere le mani".